Come ottimizzare una singola pagina web in ottica SEO
In questo articolo parleremo di SEO on page, elencando le operazioni che si possono fare per ottimizzare una pagina web in ottica SEO. Troverete di seguito alcune linee guida per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di una singola pagina all’interno di un sito creato con WordPress.
La prima cosa che vi consiglio prima di iniziare è di installare il plug-in Yoast SEO, che vi permetterà di gestire molto più facilmente tutte le operazioni che vedremo di seguito. Il plugin è gratuito e vi permette di sbloccare altre funzioni pagando la versione premium, vi segnalo questa ottima recensione sulla convenienza o meno della versione a pagamento di YOAST.
Ottimizzare lo snippet
Lo snippet della pagina è composto da tre elementi:
- URL,
- titolo
- descrizione (meta description)
Quello più importante è il titolo poichè anticipa immediatamente quale sarà l’argomento treattato dalla pagina. Mentre la descrizione, da un punto di vista tecnico non è più rilevante come una decina d’anni fa, è molto importante perchè dovrà convincere ad entrare nel nostro sito chi legge i risultati della SERP. Se volete un parere autorevole potete approfondire sulla sezione dedicata a titoli e snippet della documentazione SEO avanzata di Google.
Come ottimizzare il titolo
Ottimizzare il titolo significa prima di tutto aver ben chiaro l’obiettivo per cui si vuole sfruttare la pagina. Quindi il nostro intento potrebbe essere utilizzare la parola chiave o query principale per cercare di avere un maggior volume di traffico. Altro intento invece potrebbe essere di sfruttare una parola chiave o query correlata, che magari ha meno competizione, per cercare di entrare prima in SERP. Oppure ancora, se stiamo cercando di posizionarci per più parole chiave o query diverse, potremmo usarle insieme nel titolo per provare a posizionarci su entrambe (cosa non facilissima da fare). In linea di massima se il titolo è diretto alla mia parola chiave verrà valutato in un modo, se invece il titolo è “annacquato” da altri intenti il motore di ricerca lo valuterà in maniera differente.
Andiamo alla pratica, cosa dobbiamo fare:
Inserisci la parola chiave della tua pagina nel titolo e cerca di metterla il più vicino possibile all’inizio del titolo. Ad esempio immaginiamo di voler scrivere il titolo di un articolo sulla ricetta degli spaghetti allo scoglio (che sarà la nostra parola chiave).
Un buon titolo in ottica SEO potrebbe essere:
- Spaghetti allo scoglio – La ricetta di Bruno Barbieri
Un titolo non ottimale sarebbe:
- Lo chef Bruno Barbieri spiega come preparare gli spaghetti allo scoglio. (attenzione, non sto dicendo che il titolo non va bene, ma che non punta diretto alla nostra query).
Inoltre le linee guida del SEO richiedono che il titolo non sia più lungo di 50-60 caratteri. L’ultimo titolo di esempio contiene la parola chiave in fondo, il che sarà penalizzante rispetto ad altre pagine che lo avranno inserito all’inizio.
Come vedete il plugin in automatico recupera il titolo e visualizza l’anteprima del risultato che si avrà su Google, se vorrete cambiarlo vi basterà cancellare e scrivere sul box “Titolo SEO” del plugin.
La descrizione.
La descrizione della pagina non sembra influire direttamente sul posizionamento della pagina sui motori di ricerca, tuttavia scrivendo una descrizione coerente che invogli il visitatore a cliccare aumenterai le probabilità di visite. Quindi ti consiglio di inserire la parola chiave anche nella descrizione, così facendo Google la evidenzierà agli occhi dell’utente visualizzandola in grassetto.
Infatti nel nostro esempio una buona descrizione potrebbe essere: “Scopri la ricetta degli spaghetti allo scoglio. Un classico primo piatto di pesce: pasta ai frutti mare con cozze, vongole, gamberi, calamari”. Ricorda che hai a disposizione 156 caratteri, oltre questi Google troncherà la tua descrizione, ma tranquillo perchè il plugin YOAST ti segnalerà questi problemi.
Per scrivere la tua descrizione vai sul box di YOAST “Meta descrizione”.
La testata (H1) di una pagina web.
L’ideale è inserire solo un H1 all’interno di una pagina, anche questo contenente la nostra parola chiave, la posizione dell’H1 non è fondamentale, potete inserirlo anche in mezzo. Per inserire l’H1 vi basterà usare l’editor di WordPress o del composer che state utilizzando. Comunque non è un problema se utilizzate più di un H1, tranquilli.
Gli altri titoli (H2, H3, H4).
Gli altri titoli sembrano non essere importanti per il posizionamento, mentre lo sono per la formattazione del testo, favorendone quindi una migliore leggibilità. Nel tuo testo potrai inserire diversi H2 per dividerlo in sezioni, all’interno di ogni sezione potrai inserire H3 e H4 per migliorare ulteriormente la leggibilità.
Tuttavia se nel tuo testo hai almeno 3 titoli H2 potrai fare un operazione di ottimizzazione in ottica SEO inserendo la parola chiave in uno di questi. Basta inserirla in un solo H2, negli altri sei libero di scrivere ciò che vuoi.
Anche in questo caso YOAST, cliccando su “Analisi SEO” vi informerà se state facendo un buon lavoro evidenziando le eventuali problematiche.
Utilizzare la parola chiave all’interno della pagina
Secondo le linee guida la parola chiave va sempre inserita nel primo paragrafo dell’articolo, in modo che il motore di ricerca ed il tuo lettore capiscano subito l’argomento della pagina.
All’interno del testo, quindi negli altri paragrafi, si consiglia di utilizzarla 3-4 volte, nel caso in cui scriviamo articoli molto lunghi ovviamente possiamo scriverla più volte. Per sapere se stiamo facendo un ottimo lavoro basterà controllare il box di YOAST durante la stesura del nostro testo.
Ricorda che in questo conteggio sono esclusi: il titolo, l’H1, e l’H2.
Attenzione: prendiamo con le pinze questo fattore, in quanto la densità della parola chiave o query all’interno del testo è un argomento molto dibattuto per chi lavora nella SEO. Il mio consiglio è di inserirla in modo naturale cercando di non forzarla troppo.
Ottimizzare il testo attraverso l’uso dei sinonimi
Per migliorare la leggibilità del testo è consigliato utilizzare dei sinonimi della parola chiave; con sinonimi intendiamo anche le frasi simili e le frasi correlate. Per trovare questi sinonimi ci può aiutare lo stesso Google attraverso i risultati delle “ricerche correlate” in fondo alla pagina dei risultati di una ricerca.
Le linee guida sono di utilizzare 2 o 4 sinonimi o varianti all’interno del testo della pagina. Il nostro obiettivo è dire a Google che la pagina non è importante solo per quella keyword ma anche per altre parole chiave collegate e simili.
Ottimizzare il testo con il grassetto.
Il grassetto serve ad evidenziare delle parole o dei concetti all’interno del testo, sopratutto nel caso in cui questo sia molto lungo. L’uso del grassetto è importante in termini di leggibilità del testo, quindi migliora l’esperienza dell’utente, ma non sembra essere importante da un punto di vista SEO come fattore di ranking. Una buon tecnica per ottimizzare una pagina web con l’utilizzo del grassetto è di metterlo non tanto sulle parole chiave, che si aiuta, ma sui concetti che volete evidenziare.
Ottimizzare le immagini: rinominare il file e scrivere l’ALT TEXT.
Rinomina il file immagine
La prima operazione da compiere per ottimizzare le immagini in una pagina web è rinominare il file prima di caricarlo nel nostro sito. Quindi se ci vogliamo posizionare per la parola chiave spaghetti allo scoglio, dovremo rinominare il file in spaghetti-allo-scoglio.jpg.
In questo modo stiamo dicendo a Google cosa c’è nell’immagine. Questa operazione va fatta per almeno 1 immagine all’interno della tua pagina.
Inserisci la descrizione alternativa dell’immagine: ALT TEXT
La seconda operazione riguarda l’ALT TEXT, il quale è un attributo dell’immagine. Letteralmente è un testo alternativo che sostituisce l’immagine nel caso ci siano dei problemi nel suo caricamento. Inserendo la keyword all’interno della descrizione ALT TEXT dell’immagine noi diamo a Google un’ulteriore informazione riguardo ad essa.
Se state facendo un lavoro di local SEO ricordatevi anche di modificare i dati EXIF dell’immagine inserendo la località e/o coordinate geografiche in cui è stata scattata la foto (o che volete far risultare).
Ricapitolando:
Devi ottimizzare una sola immagine utilizzando la parola chiave nel nome del file e nell’ALT TEXT, mentre nelle altre immagini utilizza sinonimi o frasi correlate alla keyword. YOAST ti segnalerà sempre se le immagini sono state inserite correttamente.
Come potrai facilmente intuire, facendo queste operazioni avremo fatto un’altra mossa strategica per ottimizzare il SEO della nostra pagina web. Non dimenticarti che per il SEO risulta importante anche la dimensione dell’immagine, poichè influisce sulla velocità del suo caricamento. Scopri come ottimizzare le immagini per il web.
L’utilizzo dei link
Link esterni: verso siti autorevoli e collegati all’argomento.
I link che devi inserire devono essere di siti che sono molto autorevoli e strettamente collegate al tema del tuo articolo. Perchè? Google premia chi inserisce dei link esterni che approfondiscono l’argomento dando quindi ulteriori informazioni all’utente.
Nel mio caso, parlando di ottimizzazione vi consiglio di leggere la Guida introduttiva all’ottimizzazione per i motori di ricerca, naturalmente scritta da Google.
Per migliorare una pagina web devi inserire almeno 2-3 link esterni verso siti autorevoli correlati all’argomento che stai trattando. Per non “perdere” il tuo visitatore ricordati di inserire dei link che si aprono su nuove finestre.
Link interni.
Dobbiamo inserire dei link interni all’interno del nostro sito per aiutare gli utenti in caso vogliano approfondire argomenti correlati di cui abbiamo già parlato. Questa operazione permette a Google di capire la struttura del nostro sito e migliorerà la salute complessiva del SEO del nostro website.
Ricapitolando: inserisci almeno 2 link interni al tuo sito cercando di utilizzare delle frasi chiare e non delle espressioni come “vai qui” o “clicca qui”.
Ottimizzazione dell’URL
Ultima operazione della nostra breve guida delle operazioni da fare per ottimizzare una pagina web è impostare il permalink dell’articolo. La cosa da fare per migliorare il SEO è utilizzare la parola chiave, quindi per la “nostra” keyword di esempio iniziale sarà di questo tipo:
www.tuosito.com/spaghetti-allo-scoglio-ricetta/
Per cambiare questa impostazione ti basterà modificare il “permalink” situato subito sotto al titolo:
Volendo potresti cambiarlo anche dal plugin YOAST nel box “Slug”. Prima di ciò ricordati di impostare correttamente il permalink anche dalle impostazioni generali del tuo sito, selezionando la spunta “Nome Articolo”.
Conclusioni: a cosa ci servirà fare SEO on page
Tutte queste azioni che abbiamo visto sono definite in gergo operazioni di SEO on page, perchè riguardano appunto l’ottimizzazione di una singola pagina web. Queste pratiche vi aiuteranno a migliorare il posizionamento nella SERP per due motivi:
- faranno comprendere al motore di ricerca quale sia il Search Intent della pagina e quindi per quali ricerche la pagina dovrebbe “meritare” di apparire;
- permetteranno all’utente di avere una risposta adeguata alla sua aspettativa dopo aver visto il risultato sulla SERP.
Nei prossimi articoli parleremo di altri aspetti della SEO come l’ottimizzazione SEO on site e alcuni aspetti della SEO off site.
Se siete alla ricerca di qualcuno per migliorare la SEO del tuo sito che possa aiutarvi nella creazione del vostro sito internet o guidarvi nel posizionamento allora andate nella sezione contatti di GIAMP: l’agenzia di comunicazione creativa di Belluno!
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